Le Cartellate, o carteddàte nel dialetto locale, sono un vero e proprio fiore all’occhiello della tradizione gastronomica pugliese, specialmente durante il periodo natalizio e le festività invernali.
Questi dolci antichi, le cui origini si perdono nel tempo, rappresentano un’icona della cultura culinaria della Puglia, avvolta da leggende e tradizioni che ne arricchiscono il valore simbolico.
Le Origini e il Significato delle Cartellate
Le Cartellate hanno radici antiche e misteriose, con diverse teorie che ne spiegano l’origine. Nella tradizione cristiana, si dice che rappresentino l’aureola o le fasce che avvolsero il Bambin Gesù, mentre altre ipotesi le collegano all’antico Egitto, dove venivano preparate per i faraoni. L’etimologia del termine “cartellata” deriva dal greco “kartallos”, che significa approssimativamente cesto, forse in riferimento alla forma del dolce.
Descrizione e Varianti delle Cartellate
Sono dolci friabili e croccanti, composti da sfoglie di pasta dentellata arrotolate a formare simbolicamente una corona o una rosa. Il modo più tipico di gustarle è intrise nel vin cotto, un condimento tradizionale ottenuto dalla cottura del mosto delle uve pugliesi Negroamaro e Malvasia, o dai fichi. Tuttavia, esistono numerose varianti, tra cui quelle arricchite con miele, mandorle, codette di zucchero, cioccolato e altri ingredienti deliziosi.
Preparazione e Successo delle Cartellate
Sebbene la preparazione delle Cartellate richieda un po’ di tempo e impegno, il risultato finale è sicuramente un successo culinario. Gli ingredienti necessari sono semplici e facilmente reperibili, permettendo a chiunque di provare a realizzare questo dolce tradizionale pugliese. L’attenzione ai dettagli e l’amore per la tradizione sono fondamentali per ottenere delle Cartellate perfette, capaci di deliziare il palato di chiunque le assaggi!
˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙
In conclusione, le Cartellate rappresentano non solo un dolce natalizio della Puglia, ma anche un simbolo della sua cultura e delle sue tradizioni culinarie.
Con la loro storia avvolta nel mistero e il loro gusto unico e avvolgente, queste prelibatezze sono un must durante le festività invernali e una testimonianza dell’arte e della passione che caratterizzano la cucina pugliese.
N.B: Se desiderate la versione SENZA GLUTINE, cliccate qui per la ricetta!
CONSERVAZIONE:
Potete conservare le Cartellate crude per circa una settimana.
Se invece le avete già cotte e decorate, si conservano per diversi giorni coperte da pellicola per alimenti.
Se invece le avete già cotte e decorate, si conservano per diversi giorni coperte da pellicola per alimenti.
INGREDIENTI
- 1 kg di farina 00;
- 200 ml vino bianco secco;
- 200 ml di olio extravergine d’oliva;
- olio di semi per friggere;
- q.b. di vincotto per guarnire (o miele).
PREPARAZIONE
- In un pentolino, riscaldate l’olio a fiamma molto bassa.
- In un altro pentolino, riscaldate un pochino di vino.
- Versate la farina setacciata su una spianatoia.
- Fate un foro al centro ed iniziate a versare l’olio e gradualmente il vino… e impastate!
- Lavorate con le mani fino a ottenere un panetto morbido, liscio e omogeneo.
Poi copritelo con un canovaccio e lasciatelo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. - Dopo il riposo, prendete l’impasto e suddividetelo in pezzi. Preparerete così delle sfoglie da 2-3 millimetri con una macchina tirapasta o con il matterello. Io ho utilizzato il mattarello.
- A questo punto, ritagliate con una rotella tagliapasta dentellata dei rettangoli da cui ricavare strisce di 3 cm di larghezza e di 20-30 cm di lunghezza.
- Prendete ogni striscia e pizzicate i due lembi dei lati lunghi in modo da sigillare con le dita come se voleste ripiegare a metà nel senso della larghezza.
Non richiudete tutta la striscia, ma pizzicate a intervalli regolari: devono formarsi delle piccole conchette che sono tra di loro distanti 4 cm circa. - Arrotolare le strisce a spirale in modo da ottenere una forma a rosa, adagiate poi le cartellate su una rete o su di una spianatoia per farle asciugare: saranno sufficienti 5-6 ore ma, se potete, meglio tutta la notte.
- È il momento di friggere:
In una padella scaldate abbondante olio di semi. - Immergete le cartellate poco per volta in olio ben caldo.
I tempi di frittura variano a seconda del tipo di olio usato e dallo spessore effettivo delle cartellate… di norma, le cartellate sono pronte quando risultano dorate e croccanti. - Scolatele e mettetele in una ciotola con fogli di carta da cucina così da far assorbire l’olio in eccesso.
- Fatele raffreddare.
- A questo punto dedicatevi al tocco finale, ovvero di decorare le cartellate col vincotto.
Riscaldate in un tegame il vincotto per renderlo meno denso, intingete le cartellate che devono essere ben ricoperte e impregnate dal composto. - Una volta pronte, adagiatele su un piatto da portata.
Vabbè, ma così mi tenti ogni volta! Come si può resistere alle cartellate pugliesi!
un dolce molto buono da provare
Le cartellate pugliesi sono un patrimonio dell’umanità da preservare e tramandare 🔝😍🔝