Ciciri e Tria - (Ceci con la pasta fritta) - la cucina pugliese--

Ciciri e Tria – (Ceci con la pasta fritta)

Una pietanza più “antica” legata alla tradizione gastronomica Salentina è il piatto di Ciciri e tria!

Cicici e tria (Pasta fritta e ceci) è un primo piatto molto sostanzioso a base di pasta fresca senza uova, con farina, semola rimacinata, acqua e olio d'oliva che viene stesa sottile, trasformata in tagliatelle corte maneggiate per dare una forma a spirale.

La “tria”, parola che deriva dall'arabo “ittrya” ovvero “pasta fritta” (o secca), viene condita con i “ciceri”, i ceci.

Può sembrare dall'aspetto una semplice “pasta e ceci”…invece la sua particolarità è proprio la pasta fresca fritta.

La sua storia, come detto in precedenza, è molto antica e comincia fin dall’ era classica, sponda araba.

Nasce probabilmente per un’usanza derivata dall’ equinozio di primavera, quando gli arabi usavano cucinare i legumi più vecchi per accogliere in seguito i nuovi.

Il piatto si diffuse dapprima con frittura di cereali, perché in questo modo potevano conservarsi per lunghi periodi e sfamare i beduini nel deserto…poi si sostituirono i ceci, tanto che anche oggi è noto nella penisola araba un piatto chiamato hummus, che è un purè di ceci con pasta fritta simile agli spaghetti.

In seguito, attorno al XI, XII secolo, si diffuse in terra siciliana per poi espandersi al Salento, dove con le opportune variazioni è diventato uno dei pezzi forti della gastronomia.

È anche considerato il “piatto dei poveri” per eccellenza della tradizione salentina, questo perché un tempo ogni anno, in occasione della festa di San Giuseppe, venivano allestite lunghe tavolate che offrivano Ciceri e Tria a chi non aveva di che sfamarsi.

Insomma…è davvero un piatto eccezionale! Tanto semplice ma gustoso e si può trovare in ristoranti tipici nel centro di Lecce o proposto in diversi agriturismi sparsi sul territorio. Ma…prepararla in casa è davvero semplice!

Vi lascio la ricetta!

PER 4 PERSONE:

INGREDIENTI

  • 300 gr di tria (formato tipico di pasta leccese);
  • 250 gr di ceci secchi;
  • 1 costa di sedano;
  • 1 cipolla;
  • 2-3 foglie di alloro;
  • olio extravergine di oliva;
  • q.b sale;
  • peperoncino o pepe.

PREPARAZIONE

  1. Questa ricetta si deve iniziare la sera prima per ammollare i ceci nell’acqua con un pizzico di bicarbonato (almeno 8-12 ore).
  2. Il mattino seguente scolare i ceci, lavarli e quindi farli cuocere a fuoco lento in un pentola coperti completamente di acqua, in cui avrete aggiunto delle foglie di alloro e del sale.
  3. Fate cuocere quindi in abbondante acqua, in cui avrete aggiunto una costa di sedano e aggiunto il sale necessario, solo 250 gr di tria: il resto della pasta, invece, dovete friggerla in olio, fino a farla diventare ambrata.
  4. Procedete quindi a scolarla e mantenetela da parte.
  5. In un capiente tegame, far soffriggere (con un filo di olio e un pizzico di peperoncino) la cipolla tritata finemente.
  6. A questo punto, potrete unire la vostra pasta fritta, la zuppa di ceci e la pasta bollita che dovrete nel frattempo aver scolato.
  7. Mescolate bene il tutto, attendete un paio di minuti e servite quindi il vostro piatto caldo!
PER LA PASTA:
Per preparare la pasta – Per 4 Persone – le dosi usate sono: 300 gr di farina di semola di grano duro, acqua tiepida q.b. (circa 150 ml), da aggiungere poco alla volta.
Per la preparazione: sistemare la farina su un piano da lavoro e formare la classica fontana, al centro versare un po’ d’acqua tiepida ed iniziare ad impastare, continuando ad aggiungere l’acqua gradualmente, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Formare una palla, spolverarla di farina e lasciarla riposare per circa un’ora, coperta.
Iniziare poi a stendere la sfoglia a matterello, formando un cerchio abbastanza sottile; spolverare di semola tutta la sfoglia in modo tale da non fare attaccare la pasta su se stessa mentre la si arrotola. Una volta arrotolata tutta, tagliare le due estremità per renderla para ed iniziare ad “affettarla”, ottenendo delle fettucce di circa un cm di larghezza; ammassarla sulla spianatoia, spolverarla leggermente di semola e farla seccare per un giorno.
N.B: la parte di pasta che si usa per friggere la si “taglia”/”spezza” in 3-4 cm.

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